colors of the mind

 I have no idea why but I have the strange habit of taking pictures of my paint palette as soon as I finish a painting. It's a strange sort of thing to do I guess, but part of me thinks that the paints have followed me throughout the journey of taking an idea from mind to matter and it deserves some sort of respect. I guess now, while writing this blog one of the reasons has become clear.

 A long time ago I had the pleasure of learning from and working with the wonderful artist, Daniel Melgarejo, way back when I started at Disney Consumer Products. Daniel was an amazing artist, he could knock out a drawing of Mickey and five other characters while talking on the phone, plus having three young drooling artists staring over his shoulder, trying to figure out drawing secrets from the master himself. It was one such day while I was looking over his shoulder that I noticed a glass jar full of tiny worn out pencils...worn down to nothing.. the eraser and some small yellow thing that resembled a piece of wood. I asked Daniel why he kept this jar, and he looked at me and with that wonderful low Argentine voice of his, said.. " I can't bear to throw them away.. they are my friends.. they have helped me so much." It was then that I began to glimpse Daniel's amazing secret, it was his sensitive touch that guided his Herculean talent, his amazing heart that moved every single stroke. We all miss Daniel, he passed away a while ago, and his drawings along with all he said and did with us back in those days will always guide me. So now I take pictures of my paint palette, in many ways his philosophy has rubbed off on me, although not his talent.

 Look him up online, his artwork, his sense of design and composition his ability to find appeal and movement in drawing are a wonder to see. He will always be the master.

So here is a picture of the palette that I used for a couple of the Belukha paintings. I wanted to make a Christmas card of it this year, but things got a bit out of my league, maybe next year, it will bring a new palette and a new set of paintings to go with it.

 

COLORI DELLA MENTE. Non so perchè ma ho la strana abitudine di fotografare la mia tavolozza appena finisco un quadro. Suppongo sia una cosa strana, ma parte di me pensa che le tempere mi abbiano seguito nel corso del viaggio che ha portato un'idea dalla mente alla materia e meritano del rispetto. E penso che ora, mentre scrivo queste righe, una delle ragioni mi si è chiarita. Tanto tempo fa ho avuto il piacere di apprendere da e lavorare con il magnifico artista Daniel Melgarejo, quando ho cominciato alla Disney Consumer Products. Daniel era un artista stupefacente, poteva fare un disegno di Topolino e cinque altri personaggi mentre parlava al telefono e in più avendo tre giovani disegnatori sbavanti a guardare da dietro le sue spalle, cercando di carpire segreti al maestro in persona. Fu uno di quei giorni in cui guardavo da dietro la sua spalla che notai un barattolo di vetro pieno di matite consumate...consumate fino al nulla...la gomma e qualche piccolo coso giallo che ricordava un pezzo di legno. Chiesi a daniel perchè teneva quel barattolo e lui mi guardò e con quella meravigliosa voce bassa argentina disse.. "Non posso buttarle via... sono le mie amiche... mi hanno aiutato tanto." Fu allora che iniziai a intuire lo stupefacente segreto di Daniel, era la sua sensibilità a guidare il suo talente erculeo, il suo cuore stupefacente a muovere ogni pennellata. A tutti noi Daniel manca, è morto tempo fa, e i suoi disegni insieme a tutto cio che ci ha detto e fatto con noi in quei giorni mi guideranno sempre. Così io ora fotografo la mia tavolozza, la sua filosofia mi è rimasta addosso anche se non il suo talento. Cercatelo online, le sue opere, il suo senso della composizione, la sua capacità di dare appeal e movimento nel disegno sono una meraviglia da vedere. Sarà sempre il maestro. Quindi ecco una foto della tavolozza che ho usato per un paio dei quadri con Belukha. Volevo farne una cartolina di Natale quest'anno, ma le cose sono finite fuori della mia portata, magari l'anno prossimo, porterà con sè una nuova tavolozza e un nuovo set di quadri.